Michele Cocchi (1979-2022) è nato a Pistoia, dove ha lavorato come psicoterapeuta dell’infanzia e dell’adolescenza.
I suoi racconti sono apparsi su numerose riviste («Graphie»,
«Il primo amore», «Nazione Indiana), e su antologie (Padre, Elliot 2009). Con uno di questi ha vinto il premio della giuria all’edizione 2010 del festival letterario Esor-dire.
Nel 2010 pubblica la raccolta Tutto sarebbe tornato a posto (Elliot), finalista del libro dell’anno di Fahrenheit. Il suo primo romanzo è La cosa giusta (Effigi 2016). L’anno successivo esce La casa dei bambini (Fandango 2017), con cui vince il Premio Comisso 2018. Il suo ultimo romanzo è Us (Fandango 2020).
La casa dei bambini
Fandango
ottobre 2017
pp. 261
Vincitore Premio Comisso 2018
Giuseppe Imbrogno (1976) è nato e vive a Milano. Dopo una laurea in filosofia, oggi si divide tra la passione per la scrittura e il lavoro di progettista sociale, il tennis giocato e guardato, i classici russi, Carrère, Stephen King e le serie TV di David Simon.
Il suo romanzo Il perturbante (Autori Riuniti 2017) è stato finalista dell'edizione 2016 del Premio Italo Calvino, dove ha ottenuto la menzione speciale della giuria. Ha pubblicato racconti su «Cadillac» e «Nuova Prosa».
Il suo nuovo romanzo uscirà per Reader for Blind nel corso del 2022.
Il perturbante
Autori Riuniti
ottobre 2017
pp. 149
Finalista Premio Calvino 2016
Finalista Premio Carver 2018
Nicola H. Cosentino (1991) ha esordito nel 2016 con Cristina d’ingiusta bellezza (Rubbettino 2016). Il suo secondo romanzo è Vita e morte delle aragoste (Voland 2017), vincitore del premio Brancati Giovani 2018 e tradotto in Germania e in Francia.
Scrive di libri per «la Lettura», «minima&moralia» ed «Esquire Italia». Cura per l'Università della Calabria un progetto di ricerca sulle narrazioni distopiche nella letteratura italiana contemporanea.
Il suo nuovo romanzo uscirà per minimum fax nel corso del 2022.
Vita e morte delle aragoste
Voland
giugno 2017
p. 144
Vincitore Premio Brancati Giovani 2018
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