Pastrengo Agenzia Letteraria

martin hofer racconto

uno di noi

Un racconto di Martin Hofer
Numero di battute: 2407

Uno di noi guida nella notte con un braccio fuori dal finestrino, l’altro non ha mai preso la patente. Uno di noi accelera quando scatta l’arancione, l’altro si aggrappa forte alla maniglia. Uno di noi cerca le sigarette rovistando alla cieca nel cruscotto, l’altro sta cercando di smettere. Uno di noi si fa la barba da un pezzo, l’altro è glabro. Uno di noi copre la bocca quando ride, l’altro mastica sempre a bocca aperta. Uno di noi evita il contatto visivo, l’altro non chiede mai permesso.

Uno di noi accende l’aria condizionata, l’altro fa notare che con il finestrino abbassato non serve a niente. Uno di noi ha scelto il dove, l’altro il chi. Uno di noi afferma di avere le prove che Dio non esiste, l’altro preferisce non approfondire. Uno di noi porta l’apparecchio mobile, l’altro lo ha chiuso anni fa in un cassetto che non ha mai più riaperto. Uno di noi accosta vicino al marciapiede, l’altro gira la manovella e abbassa il finestrino. Uno di noi ha perso il padre quando era piccolo, l’altro il cellulare nuovo una sera che era sbronzo. Uno di noi continua a guardare la strada come se stesse ancora guidando, l’altro sporge il collo fuori dal finestrino.

Uno di noi crede nel Destino, l’altro nella sfortuna. Uno di noi ha un canino scheggiato, l’altro un’unghia incarnita.

«Uno di noi
crede nel Destino.»

Uno di noi ha piagnucolato questa sera, l’altro ha respirato forte dal naso. Uno di noi ha detto Che abbiamo fatto? Cosa hai fatto?, l’altro ha lasciato partire un bel ceffone.

Uno di noi ha inserito la retromarcia, l’altro ha aiutato a fare manovra. Uno di noi ha alzato a tutto spiano l’autoradio, l’altro l’ha abbassata con un gesto categorico. Uno di noi ha bofonchiato Ecco, è la fine, l’altro ha pensato Ma se abbiamo appena cominciato. Uno di noi ha riacceso l’autoradio e ha cantato la canzone che stavano trasmettendo inventando le parole, l’altro è scoppiato a ridere.

Uno di noi ha ammesso Mi è venuta un po’ fame, l’altro ha buttato lì una proposta. Uno di noi ha accostato di fronte al furgoncino dei panini, l’altro ha cercato il portafoglio nello zaino.

Uno di noi ha tirato dritto, l’altro si è girato per un istante verso il bagagliaio. Uno di noi ha ordinato, l’altro ha occupato il tavolo. Uno di noi ha preso un panino con la salsiccia senza cipolle, l’altro pure. Uno di noi ha fatto canestro con la cartaccia unta del panino e ha detto Così va meglio, l’altro ha annuito, poi ha mancato il secchio.

martin hofer racconto

Martin Hofer (1986) è nato a Firenze e vive a Torino. È stato finalista a Esor-dire (2012) e ha partecipato a tre edizioni di 8x8 (2015, 2017, 2018). Suoi racconti sono apparsi sulle riviste Colla, Cadillac, Flanerì, Verde, inutile, Pastrengo e Friscospeaks. Lavora come ufficio stampa in ambito editoriale. Ha fondato e dirige insieme a Bernardo Anichini L’Inquieto, rivista online di racconti illustrati.